2006 - Cerviniano Del Friuli (UD)
Com'esuli pensieri
La tematica sulla quale viene sviluppata l'installazione è quella dell'immigrazione/emigrazione, dello spostamento degli uomini da un luogo all' altro, del desiderio dell'"altrove" che ha da sempre caratterizzato la storia e lo sviluppo dell'umanità.
La percezione contemporanea di questa pulsione umana è stata deprivata totalmente dalla riflessione sul desiderio di "altro" proprio del pensiero umano, per ridursi solo all'osservazione acritica della rappresentazione, veicolata da mass media e poteri forti, dello spostamento di tipo economico, dovuto alla povertà endemica di alcune zone del mondo.
Ed ecco quindi lo spostarsi dell'uomo da un luogo all'altro visto nel migliore dei casi con pietà per le condizioni dei migranti e nel peggiore come minaccia alla identità e cultura degli stanziali. Viene totalmente trascurata la riflessione sul fatto che il migrare, il trasportarsi da un luogo all'altro per sete di conoscenza, per inquietudine esistenziale, per desiderio di una vita "altra", ha sempre costituito parte essenziale del pensiero e dell'immaginario dell'umanità.
Le migrazioni hanno mescolato e reinventato civiltà diverse, hanno comparato, decostruito e ricostruito pensiero, arte, lingue, sapori, profumi, religioni e idee. Sono state cambiamento, con tutto ciò che il cambiamento rappresenta: conflitto, dolore, riflessione, trasformazione, crescita.
La rappresentazione del volo degli uccelli, della loro infinita decisione di migrare, della loro impossibilità genetica alla stanzialità, non è quindi casuale, vuole essere un richiamo all'impossibilità dell'uomo di esistere deprivato della libertà, dell'immaginario, della fantasia. Vuole rivendicare il diritto dell'uomo ad esistere senza confini e barriere, vuole dichiarare l'incompatibilità dell'essere umano ad un sistema che dello stesso non tiene conto per dare spazio solo a leggi economiche.
L'uovo dal quale parte il volo vuole rappresentare il pianeta, con paralleli e meridiani, con i punti cardinali, a rafforzamento del concetto che il desiderio di migrazione attraversa tutta l'umanità. Il colore per gli uccelli è stato pensato per fasce di partenza che degradano successivamente fino a mescolarsi, per richiamare un concetto di partenza "unico" e di arrivo "mescolato", con le diversità che si fondono tendendo a un orizzonte unico.
Per dipingere la plastica si è scelto di usare "la bomboletta spray", per dare leggerezza ed agilità al colore, pur evidenziandolo molto con le fluorescenze. **
Il titolo dell'installazione si richiama ad un verso del Carducci "tra le rossastre nubi /stormi d'uccelli neri /com'esuli pensieri nel vespero migrar.", e vuole essere un chiaro invito alla riflessione, nella speranza che il libero volo degli uccelli e il libero volo del pensiero riconducano alla ragione una umanità imbarbarita.
La plastica viene utilizzata come materiale rappresentatore della contemporaneità. L'oggetto in plastica, con una precisa funzione di partenza, viene frammentato, riassemblato, "riciclato" in altro, nuovo e diverso, nel tentativo di assegnare valore estetico a ciò che aveva solo valore funzionale. Il richiamo è ancora una volta alla potenzialità positiva del meticciato, al valore intrinseco dell'incontro e dell'interscambio.
** Per la rappresentazione di uccelli viene sempre usata questa tecnica, mentre per altre forme animali o antropomorfe (grandi mammiferi, divinità ecc. ) vengono usate tempere e particolari patine e testure.
alfredo.pecile@libero.it