Uccelli atavici
2009
Pecile sceglie gli uccelli per dialogare sulla contemporaneità, attraverso raffigurazioni a volte umoristiche e a volte amarissime, sempre comunque liriche.
I richiami sono molteplici, la Bibbia incrocia un mouse, i Collibrì volano con le Aquile, Davide sfida Golia, altre grandi sfide vengono combattute in escatologica tenzone, trampolieri e galletti dialogano con lo stesso idioma.
Gli uccelli tentati dal serpente ci riportano al dovere della conoscenza anche tramite la disobbedienza, le aquile al sapere ancestrale, alla connessione alle nostre radici ed ai doveri umani, la fragilità dei colibrì ci rammenta il diritto alla tenerezza ed alla leggerezza del vivere, gli sfidanti ci rinviano all'eterna follia della competizione fine a sè stessa.
Ad un primo sguardo pettoruti ed arroganti, gli uccelli atavici si disvelano poi fragili esseri impauriti, buffe caricature di sé stessi, in cerca di identità e luogo, frammentati e ricomposti in impossibili universi, rappresentazione puntuale e realistica della condizione umana contemporanea.
alfredo.pecile@libero.it