Musicisti
La musica come componente essenziale della percezione esistenziale è evidente nel percorso artistico di Alfredo Pecile. Attraversa lo scorrere del tempo e delle scelte plastiche, diventa elemento di continuità nella trasformazione imposta dalla ricerca formale.
Nei quadri musicisti e strumenti vengono letti nell'azione in divenire, il musicista esegue, utilizza uno strumento, compie e fa compiere una funzione. La situazione é dinamica in quanto svolta da più attori, musicisti, strumenti e musica; il dinamismo viene sottolineato dall'enfasi assegnata alle dita e alle bocche, visti non solo come delegati all'azione del toccare lo strumento, ma gia come propaggini dello stesso.
Nelle sculture la situazione si inverte. Non vi sono più attori nella rappresentazione, musicista e strumento si fondono, si avvolgono, tesi nello sforzo di essere musica. Un braccio diventa asta del contrabbasso, le dita chiavi e toni, il ventre cassa, i nervi corde, le teste stesse dei musicisti si annullano con lo strumento, nella tensione verso il suono impossibile.
Nella rappresentazione del percussionista baia, agli elementi di fusione del musicista con lo strumento gia evidenti nelle altre sculture, si accostano pulsioni di trascendenza presenti nelle culture afro-caraibiche in tutta la loro evidenza. Il percussionista, fuso con il tamburo sacro, suona attraversato dal divino, le sue mani sono legate, il suono passa dalla testa al tamburo tramite le funi colorate che rappresentano il pantheon Yoruba, il musicista si offre come strumento attraverso una spersonalizzazione che non impedisce ma anzi aumenta l'espressività musicale.
alfredo.pecile@libero.it